Procedimento penale contro Giovanni Bocchio, detenuto nelle carceri giudiziarie di Como, imputato per avere "rivestito la carica ed esercitato le funzioni di capo della provincia di Mantova dal 10 dicembre 1943 al 21 settembre 1944, disponendo fra l'altro, nella predetta qualità: a) provvedimenti di polizia a carico di persone antifasciste; b) provvedimenti di sequestro e confisca di beni a carico di persone di razza israelita; c) l'invio di n° 15.000 lavoratori in Germania, dei quali furono deportati circa 1.200; d) un rastrellamento di partigiani e sbandati nella zona di Villimpenta (ottobre 1944), durante il quale furono fermati n° 15 persone."