LUZZATTO ALBA

Identifier
0000009233
Language of Description
Italian
Source
EHRI Partner

Creator(s)

Archival History

Il fondo è stato raccolto, per conto della Fondazione CDEC, da Simonetta Luzzati.

Scope and Content

I coniugi Teodoro Sacerdote e Rosetta Fubini furono prelevati da un istituto religioso di Alassio e arrestati il 17 aprile 1944. Furono rinchiusi prima a Genova e poi nel campo di detenzione di Fossoli, dove Teodoro morì il 7 giugno 1944. Ebbero tre figli:  Maria (suo figlio Ferruccio morì improvvisamente a Farigliano, in provincia di Cuneo, all'età di 19 anni);  Amalia (morta presso la casa di riposo ebraica di Torino, così come suo figlio Fausto - insieme al marito Vittorio Levi e ai figli Mario e Fausto, nel 1939 si era trasferita negli Stati Uniti imbarcandosi sull'ultima nave in partenza da Le Havre; il figlio Mario combatté in Europa con le forze U.S.A. contro la Germania e rimase ferito);  Rodolfo, che fu inviato al confino dal regime fascista, fu consigliere della Comunità ebraica di Torino nei primi anni del Dopoguerra (dal 1947 al 1950). Elia Foa, impiegato presso il comune di Torino e poi all'ufficio leva, sposò Giulia Olivetti da cui ebbe 6 figli tra cui: l'avvocato Moise Foa, segretario della Comunità ebraica di Torino fino all'emigrazione in Erez (nel 1955 circa), morì a Rehovot in Israele, dove viveva il figlio Rino; Salvatore Foa, fu professore di lettere (fino al 1938 al liceo ginnasio Massimo D'Azeglio di Torino, poi alla scuola ebraica di Torino, dopo la guerra insegnò alla scuola media pubblica Manzoni e infine nuovamente alla scuola ebraica) e ricercatore storico di argomento ebraico (in specie sul Monferrato - ha lasciato numerose pubblicazioni); Michele Foa, dottore in chimica, morto di malattia a Torino nel 1945; Sara Foa, madre del rabbino Aldo Luzzato; Amos Foa, medico pediatra. Il fratello di Elia, Salvatore Foa, fu direttore dell'ospizio israelitico (Casa di riposo) di piazza Santa Giulia a Torino

This description is derived directly from structured data provided to EHRI by a partner institution. This collection holding institution considers this description as an accurate reflection of the archival holdings to which it refers at the moment of data transfer.