Categoria A4bis. Internati stranieri e spionaggio. Fascicoli personali

Identifier
MI.DGPS.DAGR.UI.A4bis,12-384
Language of Description
Italian
Dates
1940 - 1945
Level of Description
Series
Languages
  • Italian
Scripts
  • Latin
Source
EHRI

Extent and Medium

372 buste (da busta 12 a busta 384) con 15.299 fascicoli personali

Biographical History

La serie è collegata con altre serie archivistiche, sempre pertinenti ad uffici della Divisione affari generali e riservati. Numerosi infatti sono i fascicoli privi di documenti ma recanti l'indicazione del passaggio degli atti al Casellario politico centrale, all'Ufficio confino politico, all'Ufficio internati italiani o ad altra categoria e principalmente alla categoria A16-Stranieri ed ebrei stranieri e alla categoria A4-Informazioni su persone, stranieri (spionaggio). Dal 1946 le competenze relative agli ex internati, ai campi di concentramento e alla gestione della contabilità con le prefetture relativamente alle spese da queste sostenute per gli internati e per i confinati, sia durante la guerra che dopo, passarono alla Divisione servizi informativi e speciali, da poco costituita, e successivamente alla Divisione Affari riservati, che fu istituita nel 1949.

Scope and Content

I fascicoli, che hanno un intestatario ma riguardano spesso un gruppo o nucleo familiare, si riferiscono alle persone che furono effettivamente internate. L’istituto dell’internamento fu regolato da un decreto del Duce del 4 settembre 1940 che all’art.1 cita “I sudditi nemici internati possono essere raggruppati in speciali campi di concentramento, ovvero essere obbligati a soggiornare in una località determinata dal provvedimento d’internamento” ed all’art. 2 “(…) la disciplina concerne soprattutto l’orario di libera uscita per gli internati e il divieto di interessarsi, in modo palese od occulto, di argomenti politici o militari…”. I fascicoli, intestati ad una o più persone, riguardano stranieri, sospetti di spionaggio sia italiani che stranieri e, in seguito all’ordine di arresto emanato dal capo della Polizia Arturo Bocchini nel giugno 1940, ebrei “appartenenti a Stati che fanno politica razziale” ed ebrei apolidi. Il fascicolo aveva origine, solitamente, con la proposta di internamento e l’assegnazione, da parte del Ministero dell’Interno, ad un campo di concentramento o ad un comune di internamento libero. La documentazione è costituita prevalentemente dalle comunicazioni tra le varie prefetture ed il Ministero su tutto quello che riguardava la vita dell’internato: allontanamento o trasferimento da un campo ad un comune o viceversa, ricongiungimenti familiari, “licenze temporanee”, stato di salute, visite mediche, diaria giornaliera, vestiario, alimentazione, proscioglimento… Non mancano lettere di carattere privato, presenti nel fascicolo perché sequestrate o copiate in quanto inviate a personalità di rilievo con particolari richieste.Nei documenti di questa serie archivistica sono contenuti frammenti di vita degli internati, anche se letti attraverso la lente dell’amministrazione fascista. Francesca Cappella, ottobre 2007 (introduzione all'inventario) La descrizione dei fascicoli comprende: titolo, date estreme, presenza di documentazione fotografica o a stampa, eventuali annotazioni sul passaggio di atti ad altri uffici o categorie. Inoltre, dove disponibili, sono fornite in nota informazioni biografiche su data e luogo di nascita, nazionalità o cittadinanza. Circa quest’ultima informazione è necessario tenere presente che sono state riportate nelle schede le definizioni utilizzate in origine dall’Ufficio Internati, anche se la segnalazione di nazionalità o cittadinanza non sembra essere stata fatta rispettando sempre i medesimi parametri. Ad esempio: una persona nata in Jugoslavia, è definita a volte jugoslava, altre ex jugoslava, croata, dalmata, serba o montenegrina. Anche la trascrizione dei nomi e cognomi stranieri riporta fedelmente quanto scritto sulla copertina del fascicolo e nei documenti; ed anche in questo caso non sembra che sia stato seguito un criterio coerente, alternando ‘italianizzazione’ e fedeltà di trascrizione. Puntuale e coerente, invece, la segnalazione e individuazione degli ebrei. L’interesse di questa serie archivistica è dato dal fatto che offre uno spaccato, quasi esaustivo, sull’universo concentrazionario italiano durante gli anni 1940-1944.

Finding Aids

Archivist Note

Samuela Marconcini

Rules and Conventions

EHRI Guidelines for Description v.1.0