52. "Documenti Delasem"

Fascicolo di corrispondenza e documenti della Delasem Svizzera: - Copia su velina di modello di lettera circolare Delasem da Zurigo sull'istituzione di un fondo a favore di rifugiati ebrei italiani in Svizzera da parte del VSJF sotto l'amministrazione della Delasem; - Copia dattiloscritta di una relazione di Raffaele Cantoni da Zurigo, 3 aprile 1944 (in tedesco); varie lettere a Settimio Sorani, (19 aprile 1944 e seguenti. Nella lettera del 19 aprile Valobra fa riferimento "al gruppo di Saint Gervais", un comitato di ebrei francesi , guidato da Aron Kasterstein, che si affiancò per un certo periodo alla Delasem nella distribuzione dei sussidi); - Elenchi di persone residenti a Ginevra, Zurigo, Lugano senza data; - Elenco di ebrei italiani benestanti emigrati negli Stati Uniti, alcuni con indicazione dell'indirizzo di residenza; - Copia dattiloscritta su velina di "Situazione degli ebrei nell'Italia del Nord sino al dicembre 1943"; - Relazione sulla situazione degli ebrei in Italia dopo il gennaio 1944"; - Appunti relativi a spese varie; lettera dell'Agenzia centrale dei prigionieri di guerra della Croce rossa internazionale sull'attività della Delasem, 27 ottobre 1943; - Lettera indirizzata a Saly Mayer, presidente dell'Unione delle Comunità Svizzere a San Gallo da parte del Presidente dell'Unione delle Comunità israelitiche Italiane di Roma, in cui si fa riferimento alla presenza in Svizzera di Lelio Valobra e Raffaele Cantoni, 20 gennaio 1944; - Lettera di Giuseppe Ottolenghi a Ettore Janni a Locarno, 8 marzo 1944; - Lettere al Fonds Européen de Secours aux étudiants relative a sussidi a studenti ebrei; - Varie ricevute di denaro prelevato dal fondo Delasem; - Verbale dattiloscritto della riunione tenutasi presso la sede del VSJF il 19 novembre 1944; - Riassunto delle risultanti contabili del Fondo speciale per rifugiati ebrei italiani (copia su velina); - Elenco: "Persone che si sono salvate nell'Italia liberata", senza data; - Copia su velina della commemorazione di Mario Falco da parte di Giorgio Romano, 1 dicembre 1943; - Relazione di una persona rinchiusa a San Vittore prima e nel campo di Bolzano poi.